La Basilica di San Petronio è, per così dire, la più conosciuta in città, ed anche, se considerata dalla prospettiva delle sue origini, una sorta di edificio laico. Nel 1388 il Comune di Bologna, interpretando un desiderio che la città nutriva già da molto tempo, decise di costruire la Basilica sul lato meridionale della Piazza Maggiore. Così accade spesso che ci si dimentichi che è la Chiesa di San Pietro la Cattedrale Metropolitana, in quanto sede del Vescovo Metropolita, centro liturgico e spirituale della diocesi di Bologna. La Cattedrale di San Pietro custodisce al suo interno molti spunti interessanti: a partire dalle opere d'arte conservate nella Chiesa, per continuare con la Cripta, fino al Tesoro, senza dimenticare il Campanile, la cui struttura originaria, ancora visibile, rappresenta la costruzione funzionante più antica di Bologna, città che si può abbracciare tutta con lo sguardo dalla sommità dalla torre campanaria. Notizie storiche sull'edificio si hanno solamente a partire dal sec. X: un oratorio era già presente nel 1028, fiancheggiato da un Campanile paleo-romanico a base circolare (di tradizione ravennate). Studi recenti ed i resti archeologici esistenti sotto la Chiesa, portano a ritenere che la sua origine sia paleocristiana e la sua più antica forma fosse a tre navate. In seguito al disastroso incendio del 1141 fu ricostruita in forme romaniche, poi del tutto rifatta, come è al presente, a partire dal 1575.
Dapprima l’architetto Domenico Tibaldi eresse la cappella maggiore e la Cripta (1575-1577); poi, partendo da una prima idea dell’architetto Ambrogio Magenta (1605), l’architetto Niccolò Donati eresse le navate laterali (1613-1618) e l’architetto Giovanni Battista Natali chiuse la grande volta sopra la navata maggiore (1621-1622), alta quanto quella della Basilica vaticana a Roma. Solo fra il 1743 ed il 1755, l’architetto Alfonso Torreggiani terminò la costruzione innalzando la prima cappella su ambo i lati e la facciata, per volontà del papa Benedetto XIV (Prospero Lambertini). La Chiesa è arricchita dai dipinti di Prospero Fontana (1579), Ludovico Carracci (1618), Marcantonio Franceschini (1728) e Donato Creti (1740) e da due gruppi plastici di particolare interesse: un Crocifisso fra la Madonna e S. Giovanni Evangelista in legno, del sec. XII, ed un Compianto sul Cristo morto, di Alfonso Lombardi (1522-1527). Merita un’attenta visita il Tesoro della Cattedrale, che espone, in modo permanente, una preziosa raccolta di arredi e paramenti sacri eseguiti fra il XV e il XX secolo, utilizzati nelle più solenni celebrazioni liturgiche.
Elemento di grande importanza è il Campanile (alto m. 70 circa), innalzato all’inizio del sec. XIII attorno ad una preesistente torre cilindrica del X secolo. La Cripta ospita il sepolcro di Giovanni Acquaderni, fondatore (assieme a Mario Fani) della Società della Gioventù Cattolica Italiana, poi diventata Azione Cattolica Italiana.
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Bellissime. Ho ammirato dei particolari che non ero riuscita a cogliere. Bravoooooo!!