Palazzo Marescotti rappresenta un ulteriore tassello nel puzzle della storia di Bologna. Mi ha colpito in modo particolare per lo splendore della sua conservazione. Restaurato negli anni 2003-2007, ora ospita parte delle attività di ricerca e didattiche del Dipartimento delle Arti visive, performative e mediali, nonché la Biblioteca di Musica e Spettacolo dell’Alma Mater Studiorum. In epoca recente è stato sede della Federazione Provinciale del PCI (dal 1947) e di enti collegati, come l’Istituto Gramsci e la redazione de «L’Unità» di Bologna.
Si tratta di un edificio rinascimentale situato in via Barberia 4. La famiglia Marescotti è presente nella vita pubblica del Comune fin dal secolo XII ed è tra quelle che ottengono per prime la dignità senatoria nel 1466. Le sue vicende si intrecciano sanguinosamente con quelle dei Bentivoglio: dapprima sostenitori, poi irriducibili nemici. Ercole Marescotti istiga i Bolognesi alla distruzione di Palazzo Bentivoglio e gli amici dei Bentivoglio incendiano e saccheggiano casa Marescotti di via Barberia nel 1508, lo stesso anno nel quale viene prontamente ricostruito su progetto di Giovanni Beroaldo. Non a caso, il un portale è forse appartenuto al distrutto Palazzo Bentivoglio.
All’epoca di Carlo V, il Palazzo è ancora lontano dallo splendore odierno, che acquisisce a fine Seicento, quando viene ammodernato, per volere di Raniero Marescotti. Lo scalone d'onore risale al 1670, su progetto dell’architetto Gian Giacomo Monti, con stucchi di Carlo Nessi e sfondato dipinto da Giuseppe e Antonio Rolli, che affrescano anche il salone d’onore assieme a Giovanni Battista Caccioli e Domenico Maria Canuti. In altre sale troviamo dipinti di Marco Antonio Franceschini, di Enrico Haffner e ancora dei Rolli. La ricca decorazione a rilievo settecentesca si deve a Giovanni Filippo Bezzi detto il Giambologna.
Che splendore! Grazie Guido.
L’avrai certamente già fatto, ma, in caso contrario, ti suggerisco di leggere il libro di Maurizio Garuti, il cui titolo é non a caso “via Barberia n.4”
Ciaoooooo