La presenza della famiglia Magnani a Bologna è documentata fin dal secolo XIII. Prima di esercitare la proficua arte del cambio, i Magnani esercitarono l’attività di magnani, ossia fabbri. Nel 1511 ebbero il grado senatorio dai Bentivoglio. Lorenzo Magnani iniziò nel 1577 i lavori di costruzione del palazzo di via Zamboni 20 (già Strada San Donato), lavori ultimati nel 1577, come attesta un’iscrizione posta sul camino (opera di Floriano Ambrosini del 1592) della gran sala. Il palazzo, di dimensioni non troppo vaste, costituisce una delle testimonianze più importanti della cultura bolognese, perché giunto a noi pressoché intatto, sia nella struttura architettonica attribuita a Domenico Tibaldi, sia per uno di cicli pittorici più interessanti del panorama bolognese, quelli del salone d’onore al piano nobile affrescato dai Carracci (Ludovico, Agostino e Annibale), che nelle Storie di Roma compongono il loro primo ciclo pittorico laico.