Giovanni II Bentivoglio, all’apice della sua Signoria de facto su Bologna (1463-1506), prende in considerazione l’idea di ingrandire la Cappella iniziata da Annibale Bentivoglio nel 1445, all’interno della Chiesa di San Giacomo Maggiore, accorciando la contigua chiesetta di Santa Cecilia, in cambio della costruzione, a pubbliche spese, del portico che ancora oggi affianca San Giacomo su Strada San Donato (oggi Via Zamboni). L'attuale Basilica di San Giacomo Maggiore, consacrata nel 1344, durante il '400 era per così dire la Chiesa di elezione dei Bentivoglio, forse perché vicina alla loro grande dimora collocata dove ora sorge il teatro Comunale in Piazza Verdi, oggi scomparsa perché completamente distrutta nel 1507, dopo la cacciata della famiglia ad opera di Papa Giulio II della Rovere. La Cappella di famiglia nella Chiesa, probabilmente collegata con un passaggio sotterraneo al vicino Palazzo, avrebbe dovuto essere il luogo di sepoltura dei Bentivoglio, ma i fatti avversi non lo consentiranno. Giovanni II Bentivoglio muore in esilio a Milano nel 1508 e lì viene inumato. Unico sepolto nella Chiesa di San Giacomo è Anton Galeazzo Bentivoglio, padre di Annibale Bentivoglio, inumato nell’arca scolpita da Iacopo della Quercia nel 1435, arca collocata però al di fuori dalla Cappella di famiglia, proprio di fronte ad essa. La Signoria dei Bentivoglio termina con la distruzione completa del loro imponente Palazzo, del quale oggi non rimane che qualche frammento. La testimonianza di quel periodo è affidata così alla Cappella Bentivoglio e alle importanti opere di Lorenzo Costa e Francesco Francia in essa racchiuse, sintesi artistica del primo rinascimento bolognese.
Bellissime foto che sanno cogliere i particolari sorprendenti di ogni opera monumentale. Grazie