Nel 1267 i Padri Agostiniani iniziano la costruzione di una Chiesa da intitolare ai Santi Agostino e Giacomo, in Strada San Donato (oggi Via Zamboni), in un luogo adiacente alla Chiesetta parrocchiale di Santa Cecilia. La Chiesa si può dire compiuta nel 1315 ed è consacrata nel 1344. Si tratta di una costruzione romanico-gotica, con rifacimento rinascimentale ed elementi di arte barocca. Come tutti gli edifici molto antichi, anche questo è giunto a noi rimaneggiato nei secoli, stratificato sulle varie tendenze stilistiche, artistiche ed architettoniche del momento, senza nulla togliere al fascino della costruzione e delle opere ancora oggi in essa ospitate.
L'attuale Basilica di San Giacomo Maggiore, durante il Quattrocento era per così dire la Chiesa di elezione dei Bentivoglio, forse perché vicina alla loro grande dimora collocata dove ora sorge il teatro Comunale in Piazza Verdi, oggi scomparsa perché completamente distrutta nel 1507, dopo la cacciata della Famiglia ad opera di Papa Giulio II della Rovere. La protezione della potente Famiglia bolognese dei Bentivoglio conferisce alla Chiesa mutamenti sostanziali, a partire dall’ampliamento della Cappella gentilizia di Famiglia, proseguendo con la costruzione del portico lungo il fianco sinistro (1478-1481), per finire, nel 1471, con la soprelevazione del campanile e, tra il 1483 ed il 1498, con la realizzazione di una nuova copertura con tre volte a vela e una cupola. Quest’ultima trasformazione ha permesso di creare gli spazi per le nuove Cappelle sulle pareti laterali, 34 spazi che si arricchiscono di altari rinascimentali e barocchi, con profusione di sculture e di dipinti, che ancora oggi possiamo osservare e fotografare, come negli scatti che seguono