Sono andato a fotografare questo volatile di grandi dimensioni (raggiunge una lunghezza di 170–190 cm, un peso di 11–15 kg ed una apertura alare di circa 3 metri), prima sul lago di Kerkini, in Macedonia, poi sul Delta del Danubio. Ad una prima osservazione, mi è apparso goffo, con zampe corte e forti e piedi palmati. Quando è in volo, spesso in sincrono con altri esemplari, esprime una grande eleganza, così come quando plana delicatamente sull’acqua. Il genere pelecanus comprende 8 specie di uccelli di grossa taglia, che vivono sui grandi laghi, anche fluviali, o presso coste marine.
Il pellicano crespo (pelecanus crispus), il più grande tra i pellicani, anche detto riccio o dalmatico, si trova a suo agio sul lago di Kerkini, in Macedonia, grazie alla pescosità del lago stesso, ma soprattutto al fatto che viene nutrito dai pescatori della zona durante l’inverno. Così, pur essendo un uccello migratore, non ha più motivo di spostarsi. Modificare la vita di questo uccello è senz’altro una forzatura, dettata anche da scopi turistici, tuttavia forse contribuisce al salvataggio di una specie in via d’estinzione.
Il Delta del Danubio, con un'area di 3446 kmq, è un crocevia fondamentale per le migrazioni degli uccelli. Nel Delta troviamo sia il pellicano crespo, che quello comune. L’uccello simbolo del Delta è il pellicano comune o pellicano bianco (pelecanus onocrotalus), che lì concentra il 60% della popolazione mondiale. Piumaggio bianco con macchie rosa nel periodo della riproduzione, si distingue dal pellicano crespo per il colore più giallo del becco, ma soprattutto per il colore nero degli occhi, che sono invece di un giallo intenso nel pellicano crespo.
