Provenienti dall’isola di Cipro (da qui il cognome) ed arricchiti col commercio della seta, gli Isolani sono conosciuta a Bologna già a fine Duecento, periodo a cui risale il Palazzo di Strada Maggiore 19, appartenuto alla famiglia fin dalla loro venuta in città. Nel 1671 gli Isolani ereditano, assieme al cognome, i beni dell’estinta famiglia senatoria Lùpari, tra cui un Palazzo in Via Santo Stefano, che collegano alla loro primitiva residenza, formando così, dal 1701, un unico vasto Palazzo senatorio compreso tra Strada Maggiore e Via Santo Stefano, completato nel 1832, con l’acquisto del quattrocentesco Palazzo Bolognini (quello delle teste e della Corte Isolani), sempre sulla Via Santo Stefano.
Le vicende della Famiglia non si limitano all’ambito cittadino. Gli Isolani erano ricchi possidenti di terre nella zona di Minerbio, e si trasformarono in veri a propri feudatari dopo le fortunate vicende di Iacopo Isolani che, con altre famiglie, spodesta il governo dei Bentivoglio sulla città di Bologna agli inizi del ‘400, ottenendo per questo, a partire dal 1414, il feudo di Minerbio, la sua Rocca del 1403 ed il titolo di Conti. Dopo il passaggio distruttivo, nel 1527, dei Lanzichenecchi, che andavano a saccheggiare Roma, la Rocca di Minerbio viene ricostruita a metà del Cinquecento insieme al contiguo Palazzo. Amico Aspertini è chiamato, durante il restauro, ad affrescare stanze situate nella torre nord della Rocca (1538-42): la Stanza dell'Astronomia, la Stanza di Ercole, la Stanza cosiddetta Della moglie adultera e un'altra più vasta, la Sala di Marte. Ad oggi solo due di queste sono restaurate e visitabili.
Bellissime foto! Merita una visita!
Ci andrò sicuramente. Belle le foto bella la rocca. Grazie
grazie Guido per farci partecipi di tanta bellezza