I Certosini sono monache e monaci organizzati in piccole comunità, chiamate Certose, di norma situate in zone solitarie, per consentire una vita contemplativa, nel silenzio, lontano dalle cose terrene, quindi senza contatti con l'esterno. L’ordine, nato dal desiderio di seguire in modo radicale la regola benedettina, viene fondato da San Bruno di Colonia nel 1084. Dopo qualche tempo di eremitaggio, si trasferisce a San Pierre de Chartreuse vicino a Grenoble, a 1190 metri di altitudine ai piedi delle Alpi francesi, dove i monaci si insediano e fondano la prima Certosa, la Gran Chartreuse, tutt’ora attiva, da cui prende il nome l’ordine. Certosino è sinonimo di laboriosità, minuziosità, pazienza, silenzio, contemplazione, cura. Il Certosino trascorre l’intera vita nella stessa Certosa nella preghiera e nel lavoro, secondo un ritmo immutabile, seguendo il corso dell’anno liturgico e delle stagioni. La disposizione architettonica della Certosa rispecchia questo modo di vita ordinato, che si svolge intorno al Chiostro, dove si affacciano le singole celle dei monaci, piccole casette indipendenti complete di tutto il necessario per garantire la vita solitaria. Il Chiostro è collegato agli ambienti della vita comunitaria, il Refettorio, il Capitolo e la Chiesa. Ad oggi nel mondo sono ancora attive 23 Certose, 3 in Italia. Per farsi un’idea dell’originalità e bellezza degli antichi Monasteri, è possibile visitare quelli non più utilizzati dall’ordine, alla ricerca dei loro elementi originali, anche se spesso rimaneggiati perché adibiti ad altro uso.