Nel Duecento Bologna era una città in forte espansione. Per proteggere i nuovi insediamenti, sorti oltre le due precedenti Cerchie murarie, la Cerchia di Selenite e la Cerchia del Mille, viene così progetta la costruzione di una Terza Cerchia difensiva oltre le due precedenti, in antichi documenti nominata la "Circla", corrispondente come perimetro agli attuali Viali di circonvallazione. Il 1226 è l’anno di inizio della costruzione della nuova Cerchia, completata solo nel secolo seguente. Inizialmente la nuova barriera era costituita da una serie di Porte di accesso alla città collegate tra loro da una robusta palizzata in legno, detta "palancato", facilmente deperibile nel tempo, quindi non proprio sicura in caso di attacco. Solo cento anni dopo, nel 1327, esigenze militari fanno si che venga sostituita la vecchia palizzata e realizzata una Cerchia Muraria vera e propria, architettura ancora visibile nei tratti rimasti in piedi, nonché nelle dieci Porte superstiti. Promotore del rafforzamento delle Mura è Bertrand du Poujet, Cardinale legato e condottiero del Papa in cattività ad Avignone. Questi, una volta designato Signore di Bologna dagli organi e dai notabili della stessa, preoccupato dalla minaccia dei Visconti di Milano, dispone di rafforzare le strutture di difesa della città. La Terza Cinta muraria, terminata nel 1390, si estendeva per circa 7,6 km e disponeva di dodici Porte munite di ponte levatoio per scavalcare il fossato esterno, mentre verso l'interno ad esse era addossato un terrapieno (in parte ancora visibile) che in alcuni punti si estendeva per oltre 70 metri verso il centro della città.
Dopo l’annessione di Bologna al Regno d’Italia, nel 1860, la voglia di rinnovare, di fare grandi cose anche per riformare la struttura della città, si traduce nel piano regolatore del 1889, che, tra l’altro, prevede la demolizione delle Mura. Nonostante i forti contrasti sull’operazione, il 20 gennaio 1902 si inizia con l’abbattimento del tratto nord di Porta Santo Stefano. Nel 1904 la demolizione era in gran parte completata: il vecchio fossato poteva cedere lo spazio ai Viali di Circonvallazione, le antiche Mura sarebbero state sostituite da graziosi villini, sul nuovo stile Liberty eclettico. Dalla distruzione della Circla, si sono salvati e sono oggi visibili, seppur molto rimaneggiati nel tempo, alcuni tratti della Terza Cinta muraria di Bologna, e dieci Porte di accesso alla città vecchia, undici se contiamo quella murata del Pratello.
Ora facciamo il giro delle Mura, da Porta Maggiore, in senso orario, lungo la Circla.