Francesco di Assisi invia a Bologna nel 1211 il confratello Bernardo di Quintavalle per istituire un convento francescano, realizzato inizialmente nella Chiesetta di Santa Maria delle Pugliole, presso il Porto e l’attuale Piazza dei Martiri. Dal 1221, lo stesso anno della scomparsa a Bologna del predicatore spagnolo Domenico di Guzman, l’intervento diretto per predicare ed insegnare di Francesco, assieme al frate Antonio da Padova, da impulso alla presenza francescana in città. Così dal 1236 inizia la costruzione della nuova Chiesa e Convento, fuori porta Stiera, in stile gotico francese, la prima basilica italiana dedicata al futuro Santo di Assisi. Giunta a noi molto rimaneggiata nel tempo e spogliata dalle opere d’arte, presenta tuttavia alcune peculiarità che ne testimoniano le antiche origini. Originale la presenza di due campanili, quello più piccolo è del 1260, mentre quello più alto viene eretto tra il 1397 e 1400 da Antonio di Vincenzo, che in contemporanea iniziava la costruzione di San petronio. All’esterno dell’Abside, sotto gli archi rampanti delle cappelle radiali, sorgeva il cimitero, con le tombe di molti giuristi e dottori dello Studium di Bologna, dei quali oggi restano tre monumenti funerari risalenti alla seconda metà del Duecento, le Arche dei Glossatori con i resti dei giuristi Accursio (quello del Palazzo del Comune) e del figlio Francesco, di Odofredo Denari e Rolandino de’ Romanzi. Nel 1251 Papa Innocenzo IV consacra l’altare, poi arricchito dalla gotica pala marmorea realizzata dai fratelli Jacobello e Pier Paolo delle Masegne tra il 1388 e il 1393. Originale e ben rappresentativo dello spirito francescano, il fatto che la facciata non guardi verso la città, dalla quale era separata dal fossato delle mura dei Mille, ma sia rivolta verso l'esterno, pronta all'accoglienza dei pellegrini.
Buongiorno,
sono un assegnista di ricerca dell’Università di Bologna per il dipartimento di Lingue e Letterature straniere.
Sto creando un sito web per un progetto dell’università “UniVOCIttà: voci digitali sull’unicità del patrimonio bolognese”, incentrato sulla promozione del turismo culturale a Bologna e dintorni. Il progetto è culturale e non ha alcun scopo di lucro.
Ho notato le splendide foto che Lei fa e volevo chiedere se fosse possibile utilizzarne qualcuna all’interno del sito, naturalmente dando i giusti crediti.
Il sito non è ancora online quindi non posso scrivere l’url, una volta online sarà mia premura mandarLe, se lo desidera, l’url giusto.
La ringrazio in anticipo per l’attenzione e rimango in attesa di una gentile risposta.
Cordiali saluti,
Valentina Cozzi
Gentile Valentina, ho risposto con mail.