Rientrando in città, il bolognese che scorge da lontano la sagoma del Santuario della Beata Vergine di San Luca, sa di essere di nuovo a casa. Si ha notizia di un primo eremo edificato nel 1194 sul colle della Guardia, uno sperone alto quasi 300 metri a sud-ovest del centro storico di Bologna, per custodire e venerare un’antica icona di origine bizantina portata dalla Terra Santa, la Madonna del Monte della Guardia, custodita dalle monache di Santa Maria del Monte della Guardia. Nella seconda metà del ‘300 l’icona è attribuita erroneamente a San Luca e l’antico eremo, col nuovo nome, viene ampliato nel corso del ‘400 e ‘500, fino ad assumere l’aspetto attuale nel corso del ‘700. Il culto per la Madonna di San Luca cresce tra i bolognesi nei secoli ed è tipico il voto del se si avvera, vado a San Luca a piedi. Specialmente dopo il 1433, quando l'immagine viene trasportata in città, affinché, grazie alla sua intercessione, ponesse termine ad un lungo periodo di pioggia, catastrofica per i raccolti. E la cosa pare aver funzionato. Quando l’icona della Madonna in processione raggiunge porta Saragozza, la pioggia caduta copiosa per mesi, cessa e spunta finalmente il sole. Da allora, anno dopo anno, questa usanza prosegue ininterrottamente e la processione di maggio della Madonna di San Luca verso il centro di Bologna costituisce tuttora un grande momento di religiosità per i cittadini. La cosa particolare è che, nel corso della processione di discesa o d'ascesa, immancabilmente piove. Forse per questo e per rendere più agevole e riparato il pellegrinaggio, si decide di costruire un portico negli anni che vanno dal 1674 alla metà del ‘700, su progetto di Giovanni Giacomo Monti, grazie alle risorse messe a disposizione direttamente dai bolognesi. Il Portico inizia proprio da porta Saragozza, dall’Arco Bonaccorsi, percorre la via Saragozza fino all’Arco del Meloncello, dove inizia la parte che si inerpica fino al Santuario, che raggiunge dopo circa 3.796 metri e 666 archi. I nostri antenati non pensavano di certo che il Portico per salire al colle sarebbe divenuto il più lungo al mondo ed inserito, dal 2021, nel Patrimonio Mondiale UNESCO, assieme agli altri portici cittadini.
Sempre grande bellissime foto ciao Guido
Grazie Arcangelo, un saluto.
Foto Spettacolari!! Sei un grande! Grazie Guido anche della presentazione.
Complimento lusinghiero davvero, grazie Valeria.