Ho scritto in altro articolo del mio blog (Art Nouveau, forme e colori della Bologna Liberty), che la voglia di rinnovamento artistico attiva in Europa e negli Stati Uniti sul finire dell’800, riassunta nell’espressione di Art Nouveau, raggiunge anche l’Italia, dove assume il nome Stile Floreale o Liberty. Il Liberty è presente anche a Bologna, dove trova una sua peculiarità nella società Emilia Ars, che, tra memoria e rinnovamento, inserisce le nuove poetiche simboliste e Liberty nel diffuso recupero dell’arte gotica e rinascimentale, cui affianca il richiamo all’organizzazione medioevale del lavoro artigianale, secondo un gusto revival che si stava diffondendo in città grazie all’opera di Alfonso Rubbiani e della sua gilda di artisti. Queste nuove tendenze artistiche, che nel titolo ho indicato con l’aggettivo eclettico, racchiuse tra il liberty-simbolista di fine ‘800 ed il gusto Deco maturato intorno agli anni Venti del ‘900, si riconoscono anche nella Certosa Monumentale di Bologna, dove troviamo le opere della nuova generazione di scultori e architetti protagonisti del rinnovamento artistico del periodo.