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Amico Aspertini, Artista bizzarro e fantastico

Amico Aspertini (Bologna, 1474 circa – Bologna, 1552) è stato pittore, scultore, frescante e disegnatore, protagonista della cultura artistica bolognese della prima metà del Cinquecento. Opera nel cuore del Rinascimento, ma, per le caratteristiche del suo stile, si pone al di fuori di esso, superandone gli schemi. Secondo Eugenio Riccomini: Egli conosceva direttamente cose di Raffaello e di Michelangelo, e tuttavia prende tutt'altra strada. Rinuncia ben presto a perseguire l'idea e il fantasma della bellezza antica e classica, e dipinge figure fortemente espressive, senza curarsi di alcun abbellimento. E così farà fino al termine della vita, giungendo persino ad ispirarsi non solo alla contemporanea pittura tedesca ma addirittura agli artisti medievali, trecenteschi (Abstract del saggio del catalogo della mostra Amico Aspertini 1474-1552. Artista bizzarro nell'età di Dürer e Raffaello, Milano 2008).

Aspertini ha viaggiato molto, per motivi artistici, per indole e anche per motivi contingenti, quando, cacciata da Bologna la famiglia che lo proteggeva, i Bentivoglio, si trasferisce a Lucca dove affresca la Cappella di Sant'Agostino nella chiesa di San Frediano. Durante i suoi viaggi riproduce ogni cosa che lo colpisce su alcuni taccuini di disegni, le così dette vacchette: qui vi si trovano opere di altri artisti, architetture, luoghi e persone. Ovvio, per il suo stile, non piace a tutti: il Vasari non lo amava quando lo definisce: Uomo capriccioso e di bizzarro cervello (Le Vite, 1550). Carlo Cesare Malvasia lo descrive come Un uomo capriccioso e fantastico, che alla maniera di nessuno mai volle soggettarsi, studiando bensì da tutti, e le più belle cose nei suoi viaggi per tutta l’Italia disegnando in certe vacchettine di carta pecora, anch’oggi in essere, ma componendosene poscia una particolare e a suo modo (Felsina pittrice, 1678). Il suo atteggiamento bizzarro, eccentrico, polemico, partecipi di una ventata anticlassica che nei primi anni del Cinquecento percorre l’Italia quasi intera (Le Pitture di Bologna, 1686).

Le opere di Amico Aspertini a volte sono di difficile attribuzione, altre si trovano in un cattivo stato di conservazione, alcune sono andate perdute, come gran parte delle decorazioni esterne che ornavano i Palazzi signorili bolognesi da lui affrescati. In questo articolo propongo la maggior parte di quelle che ho rintracciato a Bologna.

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Amico Aspertini, Pietà fra i Santi Marco, Agostino, Giovanni e Antonio Abate (1519), Cappella San Lorenzo, Basilica di San Petronio
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Amico Aspertini, Basilica di San Petronio a Bologna
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Amico Aspertini, Cristo sorretto da Nicodemo (1530), portale di destra Basilica di San Petronio a Bologna
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Da sinistra Vergine (Tribolo), Cristo deposto (Amico Aspertini), San Giovanni (Ercole Seccadenari), Basilica San Petronio
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Amico Aspertini, Seppellimento della Moglie di Giacobbe (1524-26), Portale di sinistra Basilica di San Petronio a Bologna
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Amico Aspertini ed altri, Processo di Santa Cecilia, Oratorio di Santa Cecilia a Bologna
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Amico Aspertini ed altri, Martirio di Santa Cecilia, Oratorio di Santa Cecilia a Bologna
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Amico Aspertini e altri, Battesimo di San Valeriano, Oratorio di Santa Cecilia a Bologna
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Amico Aspertini e altri, Angelo con corone del martirio, Oratorio di Santa Cecilia a Bologna
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Amico Aspertini, Sepoltura di San Valeriano e San Triburzio, Oratorio di Santa Cecilia di Bologna
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Amico Aspertini, Martirio di San Valeriano e San Triburzio, Oratorio di Santa Cecilia a Bologna
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Amico Aspertini, San Giovanni a Patmos, Oratorio di Santa Cecilia a Bologna
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Amico Aspertini, Assunzione della Maddalena, Oratorio di Santa Cecilia di Bologna
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Amico Aspertini, Marte, Sala di Marte (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana-2
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Amico Aspertini, Sala di Marte (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana
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Amico Aspertini, Sala di Marte (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana-11
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Amico Aspertini, Sala di Marte (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana-6
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Amico Aspertini, Sala di Marte (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana-2
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Amico Aspertini, Sala dell'Astronomia (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana-6
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Amico Aspertini, Sala dell'Astronomia (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana-5
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Amico Aspertini, Sala dell'Astronomia (1538-42), Rocca Isolani di Minerbio, Bologna Metropolitana-4
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Amico Aspertini, Sacra Famiglia con libro (1518ca), Pinacoteca di Bologna
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Amico Aspertini, Nascita della Vergine, Palazzo Pepoli Vecchio a Bologna
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Amico Aspertini, Deposizione di Cristo nel sepolcro, Basilica di San Martino Maggiore a Bologna
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Amico Aspertini, Madonna e Santi (1515ca), Basilica di San Martino Maggiore a Bologna
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Amico Aspertini, Madonna col Bambino benedicente (1510-15), Pinacoteca di Bologna, già in Oratorio Chiesa Santa Maria di Galliera
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Amico Aspertini, Madonna che allatta il Bambino (1506 o 1510), Collezioni Comunali d’Arte a Palazzo d'Accursio
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Amico Aspertini, dipinti su tavola componenti la spalierata, Chiesa di San Girolamo della Certosa a Bologna
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Amico Aspertini, Adorazione del Bambino con Santi...(Pala del Tirocinio) (1504-1505), Pinacoteca di Bologna
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Amico Aspertini, Adorazione dei Magi (1500ca), Pinacoteca di Bologna, già in Chiesa di San Giuseppe di Galliera
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Amico Aspertini, Storie della Vergine (1500ca), Pinacoteca di Ferrara, già in Chiesa di San Giuseppe di Galliera
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Amico Aspertini, Cristo fra la Madonna e San Giuseppe (1520ca), Firenze, Fondazione Roberto Longhi

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